27 luglio, 2006

Opportunita' per laureati under 28

La Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano finanzia il "Fellowship Programme", curato dalle Nazioni Unite e rivolto a giovani laureati di età non superiore ai 28 anni. La finalità del Programma è duplice. L'obiettivo a lungo termine è di migliorare l'efficacia della cooperazione internazionale nei paesi in via di sviluppo che partecipano all'iniziativa. Il proposito a breve termine è invece di offrire a giovani professionisti la possibilità di acquisire una formazione lavorativa sul campo in materia di cooperazione e allo stesso tempo di mettere a disposizione della controparte locale informazioni sulle procedure relative alla preparazione e alla presentazione di richieste per programmi e progetti di cooperazione e sviluppo.
Il programma ha una durata di un anno. I partecipanti seguiranno un corso di formazione di due settimane che si terrà presso lo Staff College del Sistema delle Nazioni Unite (UNSSC) a Torino. I temi trattati saranno inerenti alla cooperazione internazionale e, in particolare, riguarderanno la formulazione e la gestione di programmi e progetti in paesi in via di sviluppo.
Al termine del corso, i borsisti svolgeranno la loro attività per un periodo di 11 mesi e mezzo in paesi in via di sviluppo per acquisire una formazione pratica sul campo e per condividere conoscenze ed esperienze di cooperazione con le controparti locali.
I borsisti inizieranno il programma nel mese di gennaio 2007. I candidati selezionati riceveranno una borsa di studio mensile, in valuta locale, determinata dalle Nazioni Unite in base al costo della vita nei vari paesi di destinazione.

26 luglio, 2006

Un po' di acqua per gli alberi

Ho notato che all'interno di aree pubbliche di Cortefranca (cimitero di Colombaro dove ho cercato di provvedere, aiuole spartitraffico. ecc.) ci sono diversi alberi sofferenti per la siccità. Memore di quanto successo nel 2003, quando non si è fatto altro che segare a fine stagione gli alberi seccati durante l'estate, non vorrei che le limitazioni all'uso dell'acqua riguardassero anch'essi (e allora perché piantarli ?), mentre di acqua se ne spreca parecchia per le piscine (vedi Acqua-splash).

Grazie, G.P.

19 luglio, 2006

Addio Paiole


In diverse modalità e tempi è già stata segnalata la trasformazione e ricarica con materiali vari dei corsi d'acqua e risorgive esistenti (in passato) in località Paiole. Il fatto più palese rimane la ripiena della zona umida centrale con il conferimento di migliaia di metri cubi di materiali (terre e rocce da scavo con resti di demolizioni edili). Nello specifico, i conferimenti e manomissioni recenti interesserebbero le particelle 17 e 18 foglio 25 NCTR del comune di Adro e le particelle 156, 275 e 155 foglio 20 NCTR del Comune di Corte Franca.

Proprio in questi giorni un "superstite" corpo idrico con acque risorgive è in corso di tombinatura e copertura (lato ovest particella 17 foglio 25 Comune di Adro in parte a confine con Corte Franca) mentre su Corte Franca continua ordinariamente la ricarica della zona umida (individuata nel PRG) con il riporto di materiali vari (particelle come sopra).

16 luglio, 2006

Allagamenti e tutela del territorio

Tra le varie problematiche sulle acque del nostro territorio, esiste quella degli allagamenti, che notiamo (solo) durante le abbondanti precipitazioni; il Giornale di Brescia (articoli del 24 e 27 giugno), ne ha riportato in evidenza alcuni aspetti relativi alla Franciacorta, e come alcune istituzioni su stimolo della Cogeme Onlus vogliano affrontare il problema, un'iniziativa recente è stata l'organizzazione di un viaggio in Svizzera, dove una delegazione di amministratori locali ha visitato le «opere di rinaturazione di corsi d'acqua compiute nel cantone Zurigo»; ammirevoli le intenzioni, ma qualcosa non torna nei conti generali che alcuni vertici politici dovrebbero seriamente considerare. - L'articolo termina dichiarando che i costi sono più elevati per la «maggiore efficienza dell'ingegneria naturalistica». - Così oggi succede che i corsi d'acqua già naturalizzati (che non costano nulla), da una parte sono distrutti o rovinati (a volte anche con contributi pubblici), dall'altra si spende per cercare di tamponare danni causati da ciò che si è deliberatamente manomesso. - Un esempio che da anni è esposto, sono le malsane condizioni iniziali del fosso Longarone in gran parte cementato deliberatamente, oltre che rovinato con la distruzione del reticolo minore e delle aree di spaglio. - A riguardo «ciliegia sulla torta» è un'area umida in località Paiole, tra Adro e Corte Franca, dove nascono le principali acque perenni di questo «paleoalveo dell'antico scaricatore glaciale Sebino», in una zona di circa due ettari, sito d'interesse archeologico, habitat naturale per flora e fauna, importante per la venatoria, nonché volano idrico; in pochi mesi l'ultima conca con vegetazione idrofila è stata riempita con migliaia di metri cubi di materiali (non si sa da dove siano arrivati) e sopra ora c'è un nuovo impianto a vigneto. - Si cerca di capire (con tutta l'informatizzazione esistente) perchè le istituzioni da una parte fanno proclami di tutela, ma dall'altra, di fatto, non ostacolano opere di distruzione delle risorse utili a tutti. - In questa zona, le vasche di laminazione naturali esistenti dai tempi dei primitivi, sono state distrutte e riempite, così che terreni, strade e abitazioni sottostanti (che già avevano problemi d'allagamenti per la chiusura dei fossi minori), si trovano in condizioni peggiori (in futuro oggetto d'interventi d'ingegneria naturalistica?). - Forse sarebbe più opportuno, valutare l'idoneità dei siti prima di deliberarne le trasformazioni, come non ha senso togliere risorse a chi ha veramente la competenza per la prevenzione e l'intervento (Corpo Forestale dello Stato e Vigili del fuoco). - Le istituzioni locali, la Provincia di Brescia, la Regione ed i ministeri competenti, dovrebbero impegnarsi seriamente per la reale tutela del nostro territorio, il lusso dell'apparenza senza rispetto sociale e territoriale, può diventare come una costosa auto in un garage allagato.

Giornale di Brescia, 15-07-2006
Lettera al direttore

13 luglio, 2006

Vanuatu-Italia 1-0










Dalla pagina delle Scienze sul Corriere di oggi Giovedi 13 Luglio: Vanuatu è il paese piu' felice del mondo.

L'Italia e' al 66mo posto.