30 novembre, 2005
la’ dove c’era l’erba …
E’ uno spettacolo ancora visibile da chiunque transiti sulla provinciale Rovato-Iseo.
Poche settimane fa erano in corso le operazioni di rimozione dei pali tutori del vigneto ...
Questo è ciò che rimane oggi!
Vi siete forse chiesti perché a novembre inoltrato (dopo un periodo di precipitazioni intense) il terreno nella foto sia cosi’ poco verde (a differenza delle ripe che lo circondano)?
Diserbanti? Quasi certamente.
Nocivi per la salute? Quasi certamente (il cartello in primo piano dimostra che gli stessi agricoltori non si sentono poi cosi’ tranquilli …)
Li ritroveremo nel vino? Probabilmente.
Certamente li ritroveremo nell’acqua (c’e pure un pozzo dell’acquedotto comunale – Corte Franca – qualche decina di metri piu’ in la’).
Tutto regolare? Forse.
I consumatori ne sono informati? Quelli del vino non credo (ed io cerco di non farne parte).
Quelli dell’acqua (ed io ne faccio parte, come tutti noi), temo, lo saranno troppo tardi...
...il piacere di bere bollicine!
Post Scriptum
L’artefice del trattamento pare non sia l’ultimo dei bifolchi (.. ne fossero rimasti in Franciacorta… di quelli veri)!
La proprieta’/gestione dei terreni pare faccia capo ad una impresa che vende milioni di bottiglie/anno… il nome non mi va di farlo perche’ non ho elementi certi ed inconfutabili per farlo (non ho fatto ricerche catastali ne’ di altro genere …).
Per correttezza, pero’ (e perche’, magari, ne nascera’ una presa di “coscienza”) l’ho inserito, insieme ad altri, nella mailing list del blog.
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