01 agosto, 2006
ZONA NO KILL
ZONA NO KILL (obbligo rilascio ogni cattura) se vuoi conservare la fauna ittica di questo stagno che si sta ripopolando, anche grazie alle semine effettuate dai ragazzi di Corte Franca
Questo sta scritto su alcuni cartellini, affissi da mano sensibile lungo le sponde di un piccolo stagno (residuo della valle delle Paiole), quello che risulta più pulito e con bella vegetazione, anche perché ad un suo capo si vede a pelo d'acqua il movimento della polla che lo alimenta: un segno di vita già di per sé.
Qualche decina di metri più in là, verso il confine con Adro, altri stagni immobili, sembrano invece privi di respiro: dentro uno di essi, qualcuno ha ammassato, in due punti, una gran quantità di pali di legno, ma anche interi tronchi d'albero, alcuni dal taglio recente. Intorno spianate e rialzi, una idrovora e ancora, già ben disposti all'opra, ben in fila, i prefabbricati di cemento per intubare i fossi.
Quei ragazzi di Corte Franca hanno compiuto un piccolo significativo gesto, nel tentativo di ridare un soffio di vita a questa zona di campagna che sta diventando come tante altre: grandi vigneti, sparizione di pendii naturali, di alberi, boscaglie, piccole zone umide
Siepi, boschetti, piccole zone umide sono ormai ovunque riconosciuti come un valido aiuto per un'agricoltura più sana, qualificata e di minor impatto ambientale; l'agricoltore può ricevere preziose collaborazioni dagli ambienti naturali, grazie agli insetti utili, agli impollinatori selvatici e ai prodotti secondari (funghi, frutti di bosco, legname, ecc.) .
La conservazione di un ambiente ricco di flora e fauna selvatiche risulta più equilibrato e necessita di minori interventi da parte dell'uomo per contenere i problemi di proliferazione di specie competitrici con la produzione agricola.
Ciò si riflette positivamente sull'economia dell'imprenditore agricolo (che può anche risparmiare sui trattamenti chimici), ma anche sulla salute dello stesso agricoltore, dei consumatori e dell'agroecosistema.
Ci sono Amministrazioni che incoraggiano i contadini con incentivi, per favorire interventi di rinaturalizzazione e promuovere un'agricoltura sempre più rispettosa dell'ambiente e dell'uomo.
Ma solo chi conosce veramente l'ambiente in cui vive ha a disposizione le capacità necessarie per salvaguardarlo.
Questo lo sanno i ragazzi di Corte Franca: è tutto dentro in quelle poche righe del cartellino.
arcobaleno
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5 commenti:
vorrei sapere chi sono ste ragazzi di Corte Franca
se è un' associazione,
vorrei iscrivermi
A cosa ti riferisci? All'Associazione Monte Alto (AMA) sez. di Corte Franca; oppure alla forza politica nuova nascente (Partecipazione Civica Corte Franca); oppure all'ormai ex "Comitato per la Tutela del Territorio"; oppure al blog "Terredifranciacorta.it"...
Siamo una holding, come ci hanno insegnato i piccoli e grandi affaristi-immobiliaristi-ammanicati-sifamanonsidice locali.
Solo un po' più sfigati.
E poi, lancio una piccola frecciatina, quelli che si sbattono sono sempre gli stessi...
Per cui non c'è nessuna tessera di iscrizione e per "iscriversi" basta fare qualcosa... Ciao
nzSecondo me Mario si riferisce ai ragazzi che hanno "ripopolato" le paiole (che non so chi siano).
Sbaglio?
ganahal non sbaglia, ha capito al volo
e l'interrogativo rimane
Ops... Scusate non avevo capito
Ciao
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