19 gennaio, 2007

la bioarchitettura in Franciacorta



Bioarchitettura, bioingegneria, ecocompatibilita’, rispetto delle valenze, inserimento armonico… che nobilta’ d’animo, che lungimiranza, che sensibilita’ traspaiono dalla prosa leggera del nostro buon piano regolatore.

L’esempio ritratto sopra ne e’ una libera e legittima interpretazione. L’ho visto, l’ho fotografato e … ho vissuto un’esperienza che non dimentichero’ facilmente.

Di fronte a tanta eleganza, a una simile cura del particolare, alla saggia scelta dei materiali, al delicato inserimento nel contesto mi sono subito emozionato.

La mia mente si e’ inebriata e cosi’ il mio corpo. Mai avevo provato una simile sensazione.

Il ventre a dolermi, le palpebre tese, gli occhi, gia’ venati di sangue, a lacrimare rimirando la maestosita’ dello spettacolo. Le pulsazioni a mille in un crescendo estatico, i muscoli tutti a contrarsi in uno sforzo immane, la mia persona piccola di fronte all’eccelsa opera della mano dell’uomo.

Poi, improvvisamente, il corpo ancora contratto, ho espulso la belva che era in me! Un urlo soffocato, poi ... sono rinato: purificato, leggero, aereo. Un sospiro a dar voce al sollievo.

Sollevati i calzoni me ne sono andato.

La bioarchitettura e’ arte che purifica anima e corpo.

Che fortuna vivere in Franciacorta e poter godere degli spettacoli che, quotidianamente, offre!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

se descrivi un po' meglio la foto, il posto
io non riesco a capire cosa è, ma mi interessa molto perchè soffro di stitichezza

Anonimo ha detto...

Il posto è in via Castello, sul monte di Colombaro di Corte Franca: un "casottino" in legno per il deposito atrezzi... un ettaro circa di monte recintato (come ormai è tutto il monte sopra Colombaro)...
muri di contenimento assolutamente inutili...
Però un po' il sabato e la domenica, non si sa mai.. se si sposa la figlia... due villazze da 400 metri quadri con piscine ci stanno.

Ecco un esempio della malattia detta "MORBO FRANCIACORTINO del SABATO e della DOMENICA" per cui il paziente, nei giorni che dovrebbero essere di ozio e riposo, si ingegna a costruire opere che non gli servono (seconda o terza casa). Una volta concluse, ricomincia semplicemente da un'altra parte in un'orgia vorticosa di muri di contenimento in pietra a vista, recinzioni, abusi, abusi sanati, casetta per gli attrezzi, villa.

Penso che non c'è nulla di sbagliato a oziare: fermarsi, leggere, parlare con la gente per strada solo per il piacere di parlare, girare nel monte senza una meta precisa...
Io quando sono in ferie non mi stanco..mai.

Solo che se uno si ferma, di solito è per guardare la TV... per riconglionirsi.. perchè fermarsi a pensare su sè stessi, a volte, fa male...

Anonimo ha detto...

Nel complimentarmi per la prosa simpatica ed efficace mi dissocio dalla critica nei confronti dell'operosità del franciacortino, il quale, non risparmiandosi, ci ha regalato un benessere senza precedenti. Certo, il suo dinamismo non deve partorire mostri ma va governato ed incanalato nella direzione giusta. Questo dovrebbe essere uno dei compiti della politica, ma chissà se i nostri amministratori pubblici lo sanno fare, ho qualche dubbio in proposito.

Anonimo ha detto...

"Benessere senza precedenti"?
Ne riparleremo tra qualche anno...
Già ora, dati alla mano, la percentuale di morti per tumore (al polmone, ma anche le leucemie) in "Franciacovta" è notevolmente superiore alla media...
Benessere?.... Avere chilometrici Centri commerciali e AUTLET???
Benessere?...significa poter sempre andare in giro con l'auto in "Franciacovta" perchè non ci sono mai i blocchi del traffico??!
Benessere??? Davvero??? Non me ne sono accorto...
Spero di sbagliarmi....
Ma tra qualche hanno sarà troppo tardi per godere di questo "benessere"...