20 aprile, 2006
Cacciamatta ... peccato!
Nell’anno 1836 (milleottocentotrentasei) il nobile Buonomo Cacciamatta, domiciliato in Nigoline, facendo testamento, lasciava le sue consistenti proprietà per i “figli poveri ed abbandonati”.
Recentemente la fondazione “erede” del lascito (Onlus senza scopo di lucro con sede in Tavernola Bergamasca), ha venduto, ad un unico acquirente, alcuni immobili siti a Nigoline e la grande cascina del Budrio con circa 30 piò (~100.000 mq) di terreno consistenti in vari appezzamenti agricoli situati nella stessa zona.
Difficoltà d’ amministrazione, necessità di manutenzione, adeguamento alle norme di sicurezza, sconvenienza negli affitti? La vendita degli edifici del lascito Cacciamatta era da tempo nell’aria.
In assenza di valide proposte di gestione e, pensiamo, per necessità legate ai progetti della Fondazione, si è arrivati, ci auguriamo con dispiacere, alla scelta di alienare i fabbricati ormai decadenti.
Ha lasciato l’amaro in bocca vedere svuotate queste cascine, sopravvissute a crisi, guerre, pestilenze e carestie.
…l’economia deve girare…
Si sono perse e si perderanno risorse caratteristiche che non hanno prezzo ed il cui valore economico è difficile stimare: l’ospitalità, i prodotti, la venatoria con la magia e la tradizione che questi luoghi custodivano.
La vendita in blocco dei 10 ettari di terra, ad un acquirente unico, ha reso inaccessibile l’acquisto per qualsiasi “comune mortale”.
Si fosse tentato di frazionare il più possibile i terreni, evitando vendite in blocco, presumibilmente si sarebbe raccolta una cifra superiore a quella ottenuta.
Pochi di noi hanno in pronta cassa milioni di euro. Molti di noi avrebbero, benché con sacrificio, volentieri partecipato ad una gara per acquistare ad una cifra ragionevole un piccolo appezzamento di terra.
Iniziativa difficile da gestire? Difficile! Non impossibile né illegale. Iniziativa che avrebbe potuto avere un’importante valenza sociale.
Sarebbero sorti piccoli appezzamenti gestiti in modo famigliare, per tenere orto, e animali da cortile. Luoghi dove un bambino possa scavare delle buche senza rovinare il prato inglese, dove le famiglie possano ricrearsi senza mettere gli occhiali da sole anche d’inverno, i nonni parlare con i nipoti non solo per la mancetta … illusioni?
Avete mai notato la differenza tra un ragazzo che prenda in braccio una capretta ed uno che sfoggia il telefonino?
I puritani dell’estetica e dell’ordine potranno inorridire. Venditori ed amanti degli esclusivi trilocali “tutto parquet, cotto e travi a vista, finiture di pregio” resteranno esterrefatti.
L’apparenza e ormai dominante, ma se onestamente dobbiamo scegliere, preferiamo un sito disordinato ad uno velenoso.
Su questa vendite c’è stato un assordante silenzio, mentre appaiono ancora una volta a trarne profitto, individui che cavalcano le parti con principale scopo di garantire il proprio tornaconto, ipotecando il futuro di tutta la collettività.
Nel passare dal Budrio ci sentiamo un po’ figli poveri ed abbandonati, privati d’un Grande che ci voleva bene
Gab.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Francamente se devo scegliere fra una cascina ristrutturata, con o senza parco, e una selva di orticelli contornati da baracche, sedie, dondoli e tavolini arrugginiti, non ho dubbi. Scelgo la prima delle due ipotesi. Non capisco nemmeno la discriminazione del ragazzino con il telefonino e l'elogio di quello con la capretta. Entrambi sono esseri umani che esprimono la loro particolarita'. Non necessariamente il primo e' migliore del secondo, o viceversa...
Sono chiamato in causa in quanto direttamente responsabile di quanto pubblicato. Sui terreni vicini al Budrio, il testo originale è stato in parte "censurato",in esso si parlava di baracche, di maiali... e di quanto era più "erotico" avere a che fare con cose disordinate (leggi caos) che con cose ordinate (leggi aborto + o -preventivo)...insomma questione di esistere o non esistere...
Peso che, se siamo al mondo sia dovuto più a qualcosa vicino al rotodo che al quadrato...
in alto i cuori!
Gabriele Ongaro
Bella questa metafora, l'erotismo associato al caos e' un gran bel paragone, ma e' una questione di gusti...a qualcuno puo'entusiamare anche l'ordine e la pulizia.
caos eroticooo!macchè...è semplicemente "ordine bucolico":la capretta, il pastorello...
Posta un commento